Altitudine | 402m.s.l.m. |
Categoria | Chiese |
Comune | Canzo |
POSIZIONE
Detta anche "Gesa granda", Santo Stefano a Canzo è una basilica prepositurale. Si trova nell'omonima piazza.
STORIA
Un qualche edificio religioso era presente in quest'area fin dall'epoca medievale. Viene infatti citato con certezza a partire dal XIII secolo ma allora era più che altro una piccola cappella. La chiesa crebbe col passare dei secoli e quando san Carlo la visitò nel 1574 era già dotata di quattro altari. Ma la vera edificazione dell'attuale chiesa parrocchiale ebbe inizio nel 1728 e terminò nel 1752. Ottocentesco è un importante restauro della facciata, con il progetto del campanile (il progetto originale in verità ne prevedeva due).
CARATTERISTICHE
La facciata richiama lo stile barocco classico ed è parzialmente dipinta di giallo tenue. Risulta divisa in due ordini: quello superiore ha una finestra con le statue dei santi Stefano e Miro all'interno di due nicchie; quella inferiore ha tre portali. Sulla destra dell'edificio l'alto campanile con tetto in bronzo. La basilica ha un'unica navata e quattro altari. Subito all'ingresso sulla destra si può notare sul primo di questi altari un Crocifisso ligneo cinquecentesco, già citato da Carlo Borromeo. Le statue ospitate negli altari a lato sono di Elia Vincenzo Buzzi, scultore che a metà Settecento lavorò attivamente anche al Duomo di Milano. Nella volta dell'altare maggiore ammiriamo affreschi del XVIII secolo con la Trinità e la Gloria di Santo Stefano. Gli affreschi della navata e la maggior parte di quelli degli altari laterali sono novecenteschi. L'organo è uno di quelli della serie dei fratelli Serassi di Bergamo.