Data | 20-11-2019 |
Categoria | Ambiente |
Fonte | Comunità Montana Valsassina Valvarrone Val d’Esino e Riviera |
Sabato 23 novembre 2019, a partire dalle ore 9,45, presso la Comunità Montana Valsassina Valvarrone Val d’Esino e Riviera, in via Fornace Merlo, 2 – Barzio, il rapporto fra la speleologia e le aree protette, nella prospettiva di valorizzare l’ambiente carsico salvaguardando l’azione di tutela, sarà oggetto del seminario “Speleologia nella aree protette – vincoli e valorizzazione”, organizzato dal Parco Regionale Grigna Settentrionale e dalla Federazione Speleologica Lombarda, con la collaborazione di Regione Lombardia nell’ambito del progetto Life Gestire 2020.
L’iniziativa nasce all’interno dell’Accordo programmatico per la conoscenza e la salvaguardia del territorio carsico del Parco Regionale della Grigna Settentrionale e della ZSC IT2030001 “Grigna Settentrionale, 2019, stipulato ormai da due anni fra il Parco e la Federazione Speleologica e che costituisce uno strumento originale e innovativo, tanto per il Parco quanto per la Federazione, che può costituire un modello di riferimento per lo sviluppo delle relazioni finalizzate ad accrescere le conoscenze dell’ambiente.
Nel massiccio delle Grigne, in particolare all’interno del Parco, infatti, è presente un ambiente carsico di notevole importanza, sia per l’estensione del sistema ipogeo, sia per l’importanza di questi ambienti, ai fini dell’accrescimento della conoscenza delle risorse del territorio, a partire da quelle idriche, passando per quelle florofaunistiche, mineralogiche e geopaleontologiche.
L’ambiente ipogeo presente all’interno del Parco è inserito anche fra gli habitat riconosciuti meritevoli di tutela dalla Direttiva 92/43/CEE “Habitat”, che ha istituito la Rete ecologica europea denominata Rete Natura 2000, costituita localmente anche dalla Zona Speciale di Conservazione (ZSC) IT2030001 “Grigna Settentrionale”.
La presenza nel territorio di una pluralità di strumenti di tutela ambientale denota, da un lato, la significativa qualità ambientale del territorio, perciò meritevole di tutela, dall’altro l’esigenza di fare conoscere gli oggetti di tutela e le precauzioni da adottare nella loro fruizione.
Il seminario, che si giova dell’apporto di una pluralità di competenze, fra cui geologi, naturalisti, zoologi, idrobiologi, metterà a disposizione dei partecipanti un quadro conoscitivo di sicuro interesse, non solo per renderlo più accessibile, ma per farlo diventare patrimonio condiviso, al fin di esercitare una fruizione consapevole all’interno di una più efficace azione di tutela.
Il seminario si rivolge ad una molteplicità di soggetti, da coloro che esercitano l’attività speleologica agli amministratori locali, senza trascurare gli escursionisti che fruiscono occasionalmente del territorio, gli appassionati della montagna che la frequentano con maggiore assiduità, i docenti delle scuole del territorio che possono trarre spunto per l’attività didattica e la formazione degli studenti, i semplici curiosi.
Per informazioni: www.speleolombardia.it