Nome Latino | Barbus barbus plebejusq |
Famiglia | Pesci |
Il barbo è un ciprinide dal corpo slanciato, affusolato con dorso arcuato di colore grigio-verde, ventre quasi piatto, di colorazione chiara, da bianca a gialla, e pinne con sfumature aranciate: tutto il corpo è inoltre coperto da piccoli e fitti puntini grigi. Gli adulti possono raggiungere 80 cm di lunghezza e 5 chili di peso.
La testa è appuntita con bocca in posizione inferiore, labbra carnose munite di 4 barbigli, di cui si serve, soprattutto di notte, per vagliare il sedimento sabbioso o ghiaioso del fondale alla ricerca di crostacei, molluschi, detriti vegetali e larve di insetti, che fanno parte della sua dieta onnivora.
Il barbo si riproduce tra maggio e metà luglio, deponendo da 5.000 a 10.000 uova su fondali bassi e ghiaiosi, dove minore è la corrente; spesso le aree di frega vengono raggiunte compiendo lunghe migrazioni e spostamenti nel corso d’acqua.
HABITAT
Il barbo frequenta abitualmente il tratto intermedio dei fi umi, pur spingendosi a volte nella zona più caratteristica dei salmonidi. Predilige acque profonde e correnti, fredde, limpide e ben ossigenate, soffermandosi in genere nella parte centrale del corso d’acqua. Di natura gregaria, vive in associazione con altri ciprinidi reofili, come il cavedano e la lasca.
Il barbo è presente in tutta Italia, isole escluse e risulta essere una delle specie maggiormente diffuse nel tratto di Adda ricompreso nel Parco. Durante la stagione invernale banchi di barbi si radunano e riparano in ambienti protetti lungo le sponde, dove sostano, rallentando le proprie funzioni vitali.
Per gentile concessione del Parco Adda Nord